(Con la possibilità di ricaricare alla colonnina) Ad una coppia di cari amici, venne la bellissima idea di acquistare un camper usato, abbastanza datato ma meccanicamente e internamente in buono stato. E quindi perché non pensare ad un camper fotovoltaico ? La necessità di trasformarlo in un camper fotovoltaico. La motivazione principale era perché il frigorifero trivalente ( 220V, 12V e gas ) era guasto, oltre al boiler dell’acqua calda assente. Vedendo i prezzi di tale frigo e del relativo boiler trivalente, suggerisco di mettere un impianto fotovoltaico, così da poter mettere degli elettrodomestici comuni a 220V oltre a essere indipendenti a livello energetico. Camper appena arrivato Eliminazione vecchio impianto – camper fotovoltaico Eliminiamo frigorifero e tutte le vecchie parti di impianto elettrico. Intanto, grazie ad un caro amico ” Gianni del canale Youtube “Energia fai da te”, ENERGIA FAI DA TE – YouTube recuperiamo informazioni specifiche per questo tipo di installazione, un ibrido tra abitazione e camper. Assemblaggio batteria litio ferro fosfato – camper fotovoltaico Decidiamo di convertire un armadietto in “locale energia” installando all’interno un inverter a onda sinusoidale pura da 3 Kw spunto 9 Kw, un regolatore solare da 1Kw 12V, una batteria LiFePo4 assemblata da noi della MDM da 3,6 kWh. Per la parte elettrica con i centralini per la corrente continua e per la corrente alternata. Eseguiamo 2 fori sulla porta dell’armadietto per installare 2 ventole da 120mm collegate a un termostato. Quella sotto butta dentro e quella sopra butta fuori. Batteria pronta per il montaggio Sul tetto decidiamo di installare 2 pannelli mono cristallini da 405W l’uno per un totale da 810W con struttura in alluminio Costruzione struttura in alluminio Pannelli montati sul camper Durante l’installazione, presso il capannone dove convertiamo i camper al fotovoltaico, spesso passavano conoscenti molto scettici sul successo dell’impianto. Molti pensavano che non saremmo riusciti a cucinare con la piastra a induzione e che i nostri amici sarebbero rimasti al buio. Non ancora completato totalmente l’impianto, ma funzionante, organizzo una spaghettata da farsi a mezzogiorno con il sole che irradia i pannelli (come prima prova andava bene questa). Dopo pochi minuti l’acqua bolle e metto gli spaghetti! Tengo un occhio sul coulomb meter e un occhio sull’applicazione del telefono cellulare che si collega tramite bluetooth al BMS della batteria da noi assemblata. Durante la cottura della pasta provavo un’emozione unica, un misto di soddisfazione e felicità. Insomma… spaghetti ottimi! Acqua che bolle sulla piastra ad induzione La seconda prova la organizzo di sera tardi con il buio, ma senza spaghetti. Risultato: con il buio ho fatto bollire l’acqua per quasi 4 ore !! Fatti tutti i test del caso, carica, scarica con carichi leggeri e pesanti e provata anche la ricarica alla colonnina. Ho programmato l’inverter come carica batterie. Quando trova la linea 220V presente inizia a caricare la batteria, come se fosse un auto elettrica. Sistemiamo tutti i dettagli elettrici rifacendo un collaudo generale. Armadietto tecnico ancora in lavorazione Prima della consegna dell’impianto, fissiamo una targa con i dettagli dell’impianto e una dedica speciale per i nostri amici. Targa impianto con dedica Buona strada in totale indipendenza ! Grazie per l’attenzione Vuoi vedere tutti gli articoli sull’energia rinnovabile ? Clicca qui Navigazione articoli Dove installare l’inverter per il fotovoltaico Casa con fotovoltaico 100% No gas 100% energia rinnovabile