L’acquisto di pellet è diventato molto difficile da sostenere. Soprattutto per quelle famiglie che erano abituate ad acquistare il pellet a prezzi compresi da 3.50€ a 5€. Senza dubbio c’è stato un forte aumento del pellet. Queste famiglie avevano scelto il pellet per risparmiare tra il 40 e il 50% rispetto all’utilizzo del gas metano. Oltre a un risparmio sul pellet, ricordiamo gli incentivi che ha erogato lo stato per la sostituzione delle vecchie stufe con quelle nuove meno inquinanti. Erano riferiti alle certificazione 4 e 5 stelle e quindi le spese sostenute anche dalle famiglie. Era l’anno 2021 e i prezzi cambiavano in base al tipo di pellet e al mese d’acquisto. Chi voleva spuntare il miglior prezzo acquistava il pellet nella seconda metà del mese di luglio, ovvero nel periodo più caldo dell’anno. In quei giorni si riusciva a portare a casa del pellet di ottima qualità a un prezzo inferiore ai 5€ per sacco da 15 Kg. Inizio conflitto Russia – Ucraina Dopo l’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina, i prezzi del gas metano (proveniente in parte dalla Russia), salirono. Il prezzo era corrispondente a oltre il 200% e si stima che per il 2023 il prezzo potrebbe crescere del 300% rispetto l’anno 2020. Come un effetto domino, questo causò l’aumento del prezzo dell’energia elettrica, Di conseguenza quello che viene prodotto, trattato e manutenuto con l’energia elettrica, ovvero tutto. Un aumento è stato sicuramente sensato in quanto alla fonte il gas è aumentato veramente. Alcuni aumenti sono stati frutto di speculazione e come si dice “cavalcare l’onda” della crisi a discapito delle famiglie italiane in difficoltà. Ma veniamo al dunque, ovvero, quanto veramente costa di più la produzione del pellet? Non possiamo fare un calcolo di precisione. Sicuramente possiamo porci questa domanda: ” l’aumento del pellet è veramente derivato dall’aumento dell’energia elettrica e gas oppure in parte anche dalla speculazione?” Le varianti in gioco sono tante. I fattori sono: rendimento dei macchinari utilizzati utilizzo o no di fonti rinnovabili per la produzione di elettricità umidità della materia prima (cippato) posizione logistica dell’area produttiva e quindi distanza dal punto vendita. Ma il nostro obiettivo non è capire quanto costa produrre il pellet, ma a parità di condizioni, quanto è aumentato il prezzo per produrre pellet? E’ corretto questo aumento del pellet ? I dati – aumento del pellet Sappiamo che il pellet è un derivato dagli scarti della produzione di legname. Per questo analizzeremo alla fonte la quotazione della materia prima ovvero il legname (fonte investing.com) Quello che notiamo da questo è grafico è chiaramente un impennata di prezzi nel 2021 e l’altra nel 2022. Concentriamoci su due mesi chiave della produzione, ovvero il mese di aprile. Il prezzo del legname ha toccato il massimo nel mese di aprile 2021 attestandosi a poco meno di 1500 punti (1 punto = 110 $) Dopo avere appurato il dato di aprile 2021 andiamo ad analizzare aprile 2022. Notiamo che il prezzo del legname è stato fissato per un massimo di 1019 punti Il carburante A questo punto abbiamo constatato che la materia prima ad aprile 2022 aveva un prezzo inferiore rispetto ad aprile 2021. Al tempo il pellet si acquistava a meno di 5€ a sacco da 15 Kg. Ma non voglio pensare male… andiamo quindi ad analizzare il prezzo del carburante per il trasporto delle materie prime. Qui sotto potete vedere l’andamento del prezzo del carburante: Benzina e gasolio. La fonte dei dati il Mise (Ministero dello sviluppo economico e della transizione ecologica) Dal grafico del prezzo del carburante, prendiamo di riferimento il gasolio ovvero la riga gialla. I materiali per la produzione del pellet viaggiano di camion (quindi per la maggior parte a gasolio). Qui è chiaro un aumento del carburante, più nello specifico prendiamo due dati: luglio 2021 – 1.508€ Luglio 2022 – 1.927€ L’aumento del carburante è stato pari al 21.74% L’energia elettrica Andremo quindi ad analizzare l’andamento del prezzo dell’energia elettrica Anche qui è evidente un aumento dei prezzi, prendiamo di riferimento Il secondo trimestre 2021 e il secondo trimestre 2022 . (fonte Arera – Autorità di regolazione per energia Reti e Ambiente ). Ecco le cifre: secondo trimestre 2021 20.83 c€/Kwh secondo trimestre 2022 41.34 c€/Kwh L’aumento dell’energia elettrica è stato del 98%. Andiamo quindi ad analizzare il prezzo del pellet, l’anno scorso un sacco di pellet di abete 100% EN plus A1 costava 4.70€. Quest’anno ( 2022 ) costa 14.80€ ovvero un aumento del 214% Riassumendo i dati sull’ aumento del pellet Tirando le somme possiamo dire che il prezzo della materia prima è diminuito di circa il 30%. Mentre invece il gasolio per il trasporto è aumentato di circa il 21% e il prezzo dell’energia elettrica di quasi il 100%. Ora non andiamo nel dettaglio, ma restiamo su un nostro conto spannometrico. Le considerazioni che si possono fare è che l’abbassamento del prezzo della materia prima è stato assorbito dall’aumento del carburante. Invece la parte che incide maggiormente è il prezzo dell’energia elettrica. Ripeto, non andando nei dettagli tecnici e quindi non parlando di percentuali precise e nemmeno di altri fattori come aumento costi per la rivendita. Possiamo dire che il prezzo reale attuale a oggi (settembre 2022) del pellet si potrebbe aggirare intorno al doppio di quello dell’anno scorso. Anno 2021 a 4.70€ e quest’anno dovrebbe essere a 9.4€. Il prezzo fa riferimento a un pellet specifico preso di esempio ovvero abete 100% ENplus A1 Plus. Invece troviamo che costa 14.80€, ovvero quasi 60% in più. A voi le conclusioni, ovvero se questo 60% in più sia dovuto a speculazione (dovuto anche a esaurimento del prodotto, ecc).. oppure se veramente è dovuto al costo di produzione. Grazie per l’attenzione Vuoi leggere tutti gli articolo sull’energia rinnovabile ? Clicca qui Navigazione articoli Quando conviene il fotovoltaico ? Accumulo per fotovoltaico ( batteria )